IL LIBRO DEL MESE | Marzo

Zygmunt Baumann-La SOlitudine del cittadino globale

Eccomi qui. Da questo mese  e per i mesi a venire vi tedierò con la recensione di un libro. Non aspettatevi i soliti libri su marketing e vendite. Quelli li potete trovare semplicemente “googlando” sul web.
Quelli che vi presenterò sono libri che aiutano a formare il senso critico. Tratteranno di filosofia, linguaggio, sociologia e…si…2 anche di marketing. Credo molto nella cultura e nella lettura come strumenti di libertà intellettuale e credo soprattutto che tutti noi, impegnati nelle nostre aziende, abbiamo l’obbligo “morale” di essere acculturati, nel senso letterale del termine. Non è saccenza, è cultura a servizio del business e delle persone che ci stanno intorno se saremo così lungimiranti da condividerla.

Bando alle ciance.

Ecco il libro del mese di Marzo.

Zygmunt Baumann-La SOlitudine del cittadino globale

Ti avverto subito: non è un libro facile, il testo non è scorrevolissimo ma potrai trovarci una delle analisi più lucide della nostra contemporaneità. Troverai tantissimi spunti di riflessione. Un libro da leggere pagina per pagina prendendosi la licenza di tornare indietro all’occorrenza per “ruminare” nuovamente la pagina e i concetti esposti.

Un libro da sottolineare per evidenziare ciò che più ci colpisce.

L’autore, Professore emerito di Sociologia all’Università di Varsavia e di Leeds, inizia il libro parlando di paura della morte e libertà.

Scrive Baumann…

Essere un individuo non significa necessariamente essere libero. La forma di individualità proposta dalla società moderan o postmoderna, e in verità la forma più comune di questo genere di società, l’individualità privatizzata, denota essenzialmente, la condizione di “non-libertà”

Libertà che ha portato alla perdita di senso del “bene comune”, all’assenza del “limite”. Questo ha portato l’uomo postmoderno ad una sorta di permanente sfiducia esistenziale.

Fiducia nella comunità e nella politica che devono necessariamente essere recuperati per una società migliore, secondo Baumann.

Sfiduciati nei confronti della vita ci sentiamo come

i passeggeri di un aereo che si accorgono che la cabina di pilotaggio è vuota, e che la voce rassicurante del capitano era soltanto la ripetizione di un messaggio registrato molto tempo prima

 

Perchè ho scelto questo libro?

Perchè le nostre aziende sono immerse nella “comunità”, sono loro stesse “comunità” di persone che perseguono (o dovrebbero) lo stesso obiettivo.

Mi fermo qui…il resto lo lascio scoprire a voi, se avrete il “coraggio” e la pazienza di leggerlo.

Alla prossima.

Recensione di Roberto Salvato

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