Trova la tua Armonia

Ultimo treno

Spero che questo articolo ti sia di aiuto nell’affrontare una riflessione seria sul tuo modo di vedere il lavoro.

Ci faremo aiutare in questa riflessione da due grandi personalità del secoolo scorso: lo psicologo John Holland e il più famoso psicologo e  sociologo Abraham Maslow (sì, è quello della piramide dei bisogni ma qui ci aiuterà in altra maniera)

Non tergiverserò  in inutili giri parole.

Inizia a chiederti una cosa.

Cos’è per me il lavoro?

 

Per molti è una parte importante della proprio vita, per altri un semplice modo per reperire fondi al sostentamento, per altri ancora una via per realizzarsi. È insindacabile che il lavoro rappresenti una delle colonne portanti della nostra esistenza.

Possiamo attribuire, secondo Roy Baumeister,   4 significati principali al lavoro:

  1. Lavoro come vocazione
  2. Lavoro carriera
  3. Lavoro come semplice impiego
  4. Lavoro realizzazione1

1.LAVORO COME VOCAZIONE

È il lavoro visto come una risposta ad una chiamata.

Chiamata che può arrivare sia dall’esterno (Dio, la società, etc etc) o dall’interno (un talento personale che richiede di essere espresso)

2.LAVORO COME CARRIERA

Secondo Baumeister chi è spinto da un desiderio di avanzamento di carriera non ama il lavoro in sè. Il lavoro diventa un mezzo per glorificare, definire e creare il proprio io.

3.LAVORO COME SEMPLICE IMPIEGO

Il lavoro in questo caso diventa un mezzo che contribuisce alla realizzazione dell’individuo in altri ambiti considerati più importanti (famiglia, tempo libero, vita sentimentale, interessi)

4.LAVORO COME REALIZZAZIONE

In questo caso il lavoro diventa parte significativa nella realizzazione personale senza tuttavia trascurare gli altri ambiti.

 

Holland alcuni anni fa ebbe un’intuizione che oggi potrebbe sembrare banale:

il lavoro e gli interessi professionali sono espressione della nostra personalità.

In un certo senso quindi scegliamo il lavoro in base a chi siamo.

Definire il nostro lavoro diventa un modo così per definire noi stessi, spesso alla domanda “chi sei“? rispondiamo dicendo “sono impiegato, avvocato, medico, freelancer, imprenditore….”

Quanto più il nostro lavoro si armonizza con la nostra personalità tanto più la “musica” che suoneremo sarà bella da ascoltare per chi ci sta intorno.

Holland nel suo studio individua 6 tipi di personalità e ad ogni tipo associa alcune attività lavorative che creano ARMONIA con le corrispondente personalità.

I 6 tipi di personalità di Holland

 

A. ARTISTICA

Questa personalità predilige manipolare materiali per creare altre forme, ha attituidini musicali/linguistiche/artistiche.

R. REALISTICA

Ha abilità meccaniche/atletiche e preferisce lavorare con attrezzi, macchine o animali.

C.CONVENZIONALE

Preferisce elaborare e organizzare. Ama tutto ciò che è organizzaato.

I. IMPRENDITORIALE

Influenza e persuade. Ha doti di comando e leadership

E.ESPLORATIVA (INVESTIGATIVA)

Ama studiare e investigare i fenomeni della realtà. Ha abilità scientifiche/ matematiche

S.SOCIALE

Lavora con le persone e ama istruire, insegnare, aiutare, prendersi cura.

Esistono degli “esercizi” simpatici che ci possono aiutare a “capire chi siamo”. Non è questo il luogo adatto per parlarne, dedicherò, se c’è interesse a conoscere l’argomento (scrivilo nei commenti se vuoi), un articolo a parte.

La grande illusione

Oggi viviamo in una specie di illusione: il corso degli eventi dovrebbe farci intuire quello che dobbiamo fare nella nostra vita. C’è una sorta di messianismo in questa illusione cioè la predestinazione ad uno specifico ruolo deciso a priori per noi e la ricerca di qualcuno o qualcosa che, come per magia, ci sveli la nostra “vocazione” . Una volta ricevuta l’illuminazione la nostra vita prenderà la piega giusta e tutto si aggiusterà come per miracolo. E se noi non siamo in grado di “decifrare” la nostra chiamata la colpa sarà solo nostra.

Il treno passa una volta e non ripassa più.

Ultimo treno

No. Non è così.

Siamo essere mutevoli, possiamo cambiare e costruire binari su cui arriverà il treno che vorremo noi. La realtà è molto più complessa di un semplice “dentro o fuori”. In questi momenti di smarrimento, quando non siamo più sicuri di niente o quando abbiamo la percezione di non aver capito chi siamo ci viene in aiuto Maslow che ebbe a dire

sapere ciò che vogliamo non è la norma. È una conquista psicologica rara e difficile.

Non ti senti più leggero/a adesso ?

Non ci resta che continuare nella ricerca di noi-oggi ,
non dimenticandoci e imparando da noi-ieri

per costruire noi-domani.

 



 

Note:

  1. Il concetto di lavoro come realizzazione è stato ampliato da Tim Clark in Business Model You

 

Bibliografia:

  • Abraham Maslow-Motivazione e personalità
  • Roy Baumeister- Meanings of Life, 1992
  • John Holland- The Dictionary of Holland Occupational Codes,1996

 

 

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