Parliamo di formazione continua?

Parliamo di formazione professionale. Sapere e saper fare sono una buona base di partenza per lavorare bene. Continuare a sapere e a saper fare è la strada più sicura per rimanere sul mercato, rispondere a nuove esigenze, oltre che a mantenere la fiducia e l’attenzione dei clienti. Alcune professioni sono obbligate per legge a tenersi costantemente al passo con i tempi (es. commercialisti, medici, avvocati), ma in gran parte dei casi spetta alle aziende e ai singoli creare o crearsi nuove competenze e conoscenze. La sola certezza è che l’aggiornamento professionale supporta la competitività.

Ma come ci formiamo?

Esiste sempre la formazione sul campo, quella che ogni giorno viene praticata con le relazioni personali: la chiacchierata con il collega, le riunioni, lo scambio di opinioni alla macchinetta del caffè, lo studio dei concorrenti ecc.

Esiste anche la necessità di formazione continua, fatta di studio e di strumenti, di letture e aggiornamenti costanti: questo vale anche per chi vende o promuove un prodotto. La conoscenza fa spesso la differenza, anche se non strettamente legata all’ambito professionale in cui si opera. Sapere come funziona un altro settore può aiutare a trovare risposte a necessità nostre. Come al solito, oltre a non lavorare per compartimenti stagni, per conoscere bisogna attrezzarsi.

Nell’era del digitale nella quale viviamo aggiornarsi è diventato più facile. Sono molti gli strumenti che il web ci mette a disposizione. I social network sono uno strumento prezioso, soprattutto quelli con taglio professionale (Linkedin sopra tutti), ma non fermiamoci a questi.

In generale, in rete si trovano due modelli di aggiornamento:

–          quelli “utilitaristici”;

–          quelli di “stimolo”.

I primi sono quelli che hanno ricaduta pratica immediata (es. guide all’uso); i secondi quelli da cui si parte per approfondire un argomento (es. case history). I due modelli non sono in contrasto, ma si integrano l’un l’altro.

Dati i tempi stretti e le acrobazie che bisogna fare per organizzare lavoro, vita e formazione, vi segnalo qualche scorciatoia (i link li trovate poi in fondo al post).

Newsmap: un aggregatore di notizie con motore di ricerca e una presentazione visiva dinamica che sfrutta i colori per mettere in evidenza le notizie più recenti

Tools4noobs: un portale che vi permette di fare un riassunto (in lingua inglese) di un testo.

Altri due suggerimenti. Tenete d’occhio Coursera (principalmente in lingua inglese) e Oilproject (in italiano): due portali che raccolgono MOOC (Massive Open Online Courses), ossia corsi on line aperti, gratuiti e a partecipazione illimitata. Forse non troverete subito il corso che fa al caso vostro, ma il numero di corsi cresce di giorno in giorno.

Dati questi spunti, è chiaro che poi spetti a ciascuno fare buon uso di quanto appreso. Come scriveva nel 1993 Peter Drucke

la conoscenza è sempre incorporata in una persona,
trasportata da una persona,
insegnata e trasmessa da una persona,
usata bene, o male, da una persona
”.

A noi la sfida. Buon lavoro!

Ecco i link:

 

2 Comments

  1. Eccellente articolo, Salvatore.

    Grazie per i validi suggerimenti e per i link suggeriti.

    Buon lavoro anche a te!

  2. Grazie!
    Ci saranno altri suggerimenti in futuro 😉

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